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A Le Bine non sono ancora state fatte indagini specifiche sui pesci e fino ad ora sono state determinate 13 specie. L’ittiofauna della palude è strettamente dipendente da quella del fiume e gli eventi alluvionali contribuiscono a frequenti cambiamenti o “rinnovi”. Si è osservato come lo stagno circolare vicino all’ingresso, isolato dal resto della palude,
Questa facilità di diffusione favorisce soprattutto le specie esotiche, diverse delle quali (pesce gatto, persico sole, carassio, ecc.) sono presenti anche a Le Bine. Molte di queste specie alloctone sono state introdotte nei corsi d’acqua per fini alieutici e hanno creato e creano molti problemi alle specie autoctone sempre più rare. Tra le specie esotiche a maggior impatto c’è il siluro Siluris glanis, diffuso anche nell’Oglio.
Alcune recenti (2010) considerazioni su questo gruppo
Pesci - L’ittiofauna non è stata oggetto di indagini specifiche, ma sono state raccolte numerose osservazioni che hanno consentito di definirne una check-list.
Nel 1986 erano state segnalate 14 specie, 5 delle quali alloctone, mentre a distanza di 22 anni, nel 2008, sono risultate presenti almeno 17 specie di pesci: 9 di queste alloctone e 4 non più rinvenute.
Il numero di specie non è necessariamente diminuito (le 14 specie del 1986 erano certamente in difetto), ma se ne sono perse alcune legate ad habitat particolari. Infatti, la drastica riduzione di biomassa macrofitica ha causato la riduzione o scomparsa di specie fiticole,
quali la tinca (Tinca tinca) o il luccio (Esox lucius), una volta ben presenti nelle acque della palude. Si sono peraltro diffuse, anche grazie all’enorme “serbatoio” costituito dall’Oglio, numerose specie alloctone ubiquitarie e generaliste, come carassio (Carassius carassius), siluro (Silurus glanis), pseudorasbora (Pseudorasbora parva), cobite di stagno (Misgurnus fossilis).